Visit Castelsaraceno

Con i suoi 586 metri di lunghezza, il Ponte Tibetano più Lungo del Mondo fa da cornice a Castelsaraceno, uno dei borghi più suggestivi della Basilicata. Tra panorama mozzafiato e scorci naturali inesplorati, è la destinazione perfetta per una vera full immersion nella natura. 1160 passi da percorrere nel vuoto, col fiato sospeso e a passo lento, per non perdere nemmeno un millimetro della vista spettacolare che si staglia tutto intorno: il Ponte Tibetano di Castelsaraceno è un’esperienza emozionante, ideale per chi desidera staccare la spina dallo stress ed entrare in contatto con la natura. A metà strada fra lo splendido mare di Maratea e la suggestiva Matera, il Ponte Tibetano più lungo del mondo offre un punto di vista inedito sul selvaggio e incontaminato entroterra lucano. Un’opera ingegneristica straordinaria che, con i suoi 586 metri di lunghezza e 80 metri di altezza dal suolo, collega il Parco Nazionale del Pollino a quello dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese. Dal nucleo più antico del “borgo a forma di cuore”, tappa del Sentiero CAI Italia, il ponte sospeso si allunga fino a uno sperone roccioso tra le pendici del monte Raparo e del monte Castelveglia, come una porta d’accesso verso il segreto di boschi ancora poco esplorati.
Grazie alla sua struttura dotata di tiranti laterali, il Ponte Tibetano è aperto ogni giorno e mantiene la sua stabilità anche nelle giornate più ventose. Il sistema di accessi automatizzato e le imbracature a norma di legge lo rendono un attrattore adatto a tutti: dalle famiglie con bambini agli anziani fino ai gruppi di amici, chiunque merita di conquistare il Ponte Tibetano più lungo del mondo!
A Castelsaraceno inoltre è possibile visitare il bellissimo Museo della Pastorizia, inaugurato nel 2017, che costituisce un unicum nel panorama museale demoetnoantropologico lucano ed è, inoltre, tra i pochi musei in tutto il meridione di Italia ad aver scommesso su una scelta tematica così peculiare e fortemente rappresentativa. Tempio dell’identità locale, spazio di incontro e confronto il Museo è un luogo innovativo e dinamico, ad accogliere il visitatore è, infatti, un itinerario espositivo che si è dotato della più moderna tecnologia per la fruizione del patrimonio culturale al fine di garantire una full immersion conoscitiva capace di tramutare l’esposizione museale in un’esperienza. L'esperienza emozionale che il Museo propone si dirama in quattro temi sviluppati nelle rispettive sale espositive: la sala del Tempo, dello Spazio, dei Saperi e della Memoria della cultura pastorale castellana. I rimandi all’ambiente e al territorio, tengono viva l’incessante relazione che intercorre tra il Museo e il patrimonio naturalistico così come il configurarsi come spazio dell’evocazione delle memorie e delle storie ci regala una visione a tutto tondo della vita pastorale in tutte le sue espressioni: culturali e simboliche.