Speciale Isole Tremiti

In mezzo al mediterraneo, al largo della costa pugliese, c'è un grappolo di cinque isole che sfuggono alla voracità del turismo, conservando inalterata, la propria natura selvaggia, un mare cristallino e una quiete rara, parliamo delle Isole Tremiti.
Riserva Naturale Marina dal 1989 e parte integrante del Parco Naturale del Gargano, le Isole Tremiti sono una piccola oasi nel cuore del Mare Adriatico, con migliaia di anni di storia racchiusi in una superficie di appena tre chilometri quadrati, sono un luogo da scoprire in barca e a piedi, lontano dai ritmi della città. Questa vacanza vi permetterà di vivere paesaggi caraibici, ma restando vicini alla nostra regione.
Le Isole Tremiti sono conosciute anche come Isole Diomedee, poiché secondo la leggenda fu Diomede a crearle, il valoroso eroe dell'Iliade che inizialmente creò il Subappennino ed il Gargano con due enormi blocchi provenienti dalla distrutta rocca di Pergamo; poi essendogli rimasti in mano altri ciottoli, li avrebbe lanciati in mare, formando le Isole Tremiti.
San Domino è la più grande dell'arcipelago delle Isole Tremiti e sicuramente la più bella per gli aspetti paesaggistici, oltre ad essere la più completa nell'offerta turistica, con numerosi Hotel, Residence, Villaggi Turistici. E’ ricoperta da una caratteristica pineta di pini d'Aleppo che arriva, in molti punti, fino alle rocce, che vanno a strapiombo sul mare. Il suddetto bosco è facilmente visitabile grazie ai numerosi sentieri realizzati. Le acque sono limpide, la costa è frastagliata di spiagge, punte e scogli: circumnavigando l'isola non esiste punto che non valga la pena essere visitato. Inoltre San Domino è anche famosa come “l’isola di Lucio Dalla”: qui il grande cantautore ha composto alcune delle sue canzoni più famose.
San Nicola è il centro storico e religioso dell’arcipelago, dove risiede la maggior parte della popolazione. Questo gioiellino storico-artistico ospita la più grande abbazia del mediterraneo sul mare: il Santuario di Santa Maria a Mare, costruito dai benedettini di Montecassino.
L’isola di Capraia è la seconda per estensione dell'arcipelago delle Tremiti: è disabitata e prevalentemente rocciosa, con rada vegetazione. Deve il suo nome ai suoi primi e unici abitanti, le capre, e alla presenza diffusa di piante di capperi.
L'isolotto del Cretaccio, di natura argillosa e privo di vegetazione, è posto tra San Domino e San Nicola, la leggenda la vuole popolata di fantasmi. Si narra infatti che qui venne giustiziato un detenuto, il cui fantasma lo popola durante le notti tempestose, reggendo tra le mani la sua testa decapitata.
Dal 1989 Pianosa è riserva naturale totale, del tutto disabitata. Divieto di approdo e di navigazione entro i 500 mt., divieto assoluto di pesca e divieto di immersioni a meno che non accompagnati da guide subacquee autorizzate.
L’isola quindi, soprattutto per i suoi fondali, riveste un'importanza strategica per la conservazione delle risorse marine, creando infatti un'area di estremo valore per numerosissime comunità di specie ittiche che qui, in uno dei pochi ambienti ancora incontaminati, trovano le condizioni adatte per alimentarsi e, soprattutto, per riprodursi.