Perdersi a Ostuni: la Città Bianca

11 Ottobre 2023
Perdersi a Ostuni: la Città Bianca

Perdersi a Ostuni, città in provincia di Brindisi chiamata “Città Bianca”, regala un'immersione nel Salento tinto di bianco.
Basta una passeggiata senza meta per assaporarlo, lasciandosi trasportare tra gli stretti vicoli storici, stradine fiorite, bianche scalinate e odore di antichi ulivi.

Perché si chiama la Città Bianca

Il centro storico di Ostuni spiega chiaramente perché si chiama “Città Bianca”. Infatti, per le stradine che si intrecciano, sono disseminati muri imbiancati di calce bianca. L'origine di questa usanza (tutt'altro che poetica) aveva l'antico proposito di tener lontana la peste, mentre oggi racchiude tutta la suggestiva bellezza del centro storico.
Tra le case, tutte completamente bianche, si fanno strada tantissimi vicoletti medievali che arricchiscono e caratterizzano il fascino di Ostuni. Percorrere queste viuzze, passeggiando nei loro intrecci tra archi e scalinate, regala un imperdibile assaggio dell'inconfondibile Città Bianca.

Cosa vedere nel centro storico di Ostuni

Per non perdersi il caratteristico fascino della Città Bianca, è utile sapere cosa vedere nel centro storico di Ostuni:

1. Piazza della Libertà

La Piazza della Libertà rappresenta il cuore del centro storico ed è uno dei principali centri culturali di Ostuni. La sera è il punto d'incontro della movida del luogo, rianimandosi grazie agli svariati locali che la circondano. In Piazza della Libertà è possibile ammirare il Palazzo di Città, ex monastero francescano, la Chiesa di San Francesco ed il famoso Obelisco di Sant'Oronzo.
Infatti la piazza nel XIX secolo era così denominata (Sant'Oronzo), fino all'intervento di tre architetti (Ferdinando Ayroldi, Domenico Ciraci e Nicola de Anna) che gli donarono un nuovo volto.

2. Obelisco di Sant'Oronzo

L’Obelisco di Sant'Oronzo si trova nella piazza suddetta. Costruito in pietra calcarea a metà del 700, in stile barocco, l'obelisco si erge per oltre 20 metri. La sua struttura è a pianta quadrata divisa in basamenti orizzontali, con all'apice la statua del santo vestito con paramenti vescovili. Sulla superficie dell'Obelisco è inoltre possibile potrete ammirare diverse raffigurazioni, tra le quali spiccano quelle di santi come San Biagio e Sant'Agostino. La guglia, che fa da punto di raccordo tra la città medievale e quella moderna, è frutto della riconoscenza di Ostuni verso Sant'Oronzo, che avrebbe salvato la popolazione dal contagio della peste nel 1656.

3. Chiesa di San Francesco

Anche la Chiesa di San Francesco si trova nel centro storico di Ostuni. Costruita nel 1304 in stile gotico, essa è considerata come una delle chiese più importanti della città. Dopo alcuni interventi e modifiche nel Seicento e Settecento, la facciata della chiesa venne allineata dall'architetto ostunese Gaetano Jurleo (1883) a quella del Palazzo di città. 
Sulla facciata della Chiesa di San Francesco si possono ammirare alcune opere del secolo scorso come le statue di San Francesco e Sant'Antonio da Padova (1930), eseguite dallo scultore ostunese Francesco Bagnulo, e il portale in bronzo (1985) opera dell'artista Egidio Giaroli detto Cavalluccio. Invece il suo interno è ad unica navata ed è ricco di stucchi.
Sono presenti una tela di Luca Giordano, un altare di San Martino e statue lignee risalenti al XVII e XVIII secolo.

4. Le mura aragonesi

Le mura aragonesi, ovvero la cinta muraria della Città Bianca, contornano e racchiudono Ostuni. Quelle da non perdere, nonché quelle meglio conservate, possono essere ammirate dall'inizio di Porta Nuova fino a Palazzo Scalona. Le mura difensive medievali raccontano della storia del posto e aprono l'accesso a quel labirinto bianco di stradine, balconi e scalinate che è il centro storico.

5. La casa con la porta blu

La facciata di una struttura ricettiva diventa un vero e proprio simbolo di Ostuni. Il muro color bianco, così caratteristico da essere l'origine del nome Città Bianca, incontra il blu della porta, nella tonalità del mare che si estende a pochi passi. Inoltre, essendo la casa con la porta blu nella parte alta della città (vicino alla Cattedrale di seguito), vale la pena godere di un panorama mozzafiato!

6. Cattedrale di Santa Maria Assunta

La Cattedrale di Santa Maria Assunta si trova nella parte più alta della città, che offre un ampio orizzonte di ulivi centenari e millenari, riempiendo lo sguardo fino al mare. La sua costruzione iniziò nel 1435 e terminò tra il 1470 e il 1495. Lo stile architettonico è il romanico pugliese, assimilabile ad una fusione tra stile gotico e quello proprio della scuola veneta. Il decorato rosone centrale, che sormonta la facciata, è il secondo più grande di tutta Europa! L'interno si caratterizza invece per il soffitto completamente dipinto, per le tre navate suddivise dalle colonne e per le cappelle finemente decorate.

Allora perché non perdersi tra arte, cultura e storia di questa perla del Salento?

Antonluca Iasi - Apulia Blogger since 2016
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